Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia.
Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi.
Guardarsi attorno e lasciare andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con
sguardo che ignora il risaputo.
Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura
Da ‘Questo immenso non sapere’ di Chandra Candiani
Proposto dalla casa Cà nostra di Cornaredo.