“Che pena. Sperare, intendo. È la pena di chi non sa rinunciare.” I. Calvino
Della stessa natura dei fulmini sono i miracoli.
Non vengono da soli, ma per attrazione verso un punto che pulsa, che sta chiamando.
Allora un’energia di zoccoli al galoppo si precipita sui centimetri
di un corpo e lo va a salvare.
I miracoli sono frequenti, ordinari.
Reggono continuamente la vita e quando quella smette è perché ha smesso
di spedire una carica pilota che faccia da guida al miracolo.
Si muore quando non si chiede più.
Il verbo della vita è chiedere, avere una domanda, lanciare il punto interrogativo verso l’alto.
Chiedere perché non chiedere è la resa.
Tratto da “La traccia di Nives” Erri De Luca Edizione Feltrinelli (p.p.72)